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Dai piedi alla testa, tutte le zone erogene della donna Pubblicato il Gennaio 13, 2017 - 09:52

 

 Avete presente quello stereotipo per cui le donne amano i preliminari mentre gli uomini vogliono andare subito al sodo? Ebbene, come molti stereotipi, contiene un fondo di verità: i tempi di reazione del corpo femminile, in cui l’orgasmo non è legato alla riproduzione, sono decisamente più lunghi di quelli del corpo maschile. E più la donna arriva eccitata al momento del rapporto vero e proprio, più le probabilità che raggiunga il massimo del piacere sono alte. Per questo motivo, la natura ci ha disseminato il corpo di zone erogene, fatte apposta per scaldare il nostro meccanismo, poco alla volta.

 

I piedi e le gambe

 

 I piedi sono una delle zone più sensibili della donna. Da accarezzare, massaggiare, baciare. Sono anche notoriamente gelidi, e niente è più piacevole della stretta calda di una mano maschile che promette di aprirsi la via verso il nostro piacere partendo da così lontano…

 

Seguendo la curva del polpaccio, con le mani o con la lingua, si può risalire lungo la gamba della partner e fermarsi all’altezza dell’incavo del ginocchio, altra zona particolarmente erogena in quanto incrocio di vene rivestito da una pelle sensibilissima. Non a caso è una delle parti del corpo che le donne si spruzzano di profumo.

 

Chiaro che più avanziamo verso la zona clou del piacere femminile, ovvero il pube, più la sensibilità aumenterà, quindi proseguendo dalle ginocchia verso l’interno delle cosce dovremmo notare un cambiamento nel ritmo della respirazione della nostra compagna e magari anche qualche movimento inconsulto.

 

 

 

Il bacino

 

Continuando il nostro eccitante cammino, potremmo a questo punto osare una variazione per andare a stimolare una delle zone più erogene del corpo femminile, ovvero il sedere, e contemporaneamente deludere le aspettative della compagna che, sentendoci arrivare all’apice delle gambe, già si preparava a gustare il piatto forte.

 È possibile che si verifichi a questo punto una battuta d’arresto o un piccolo passo indietro nell’eccitazione della donna, ma non vi lasciate scoraggiare, anche quando si prende la rincorsa si va all’indietro.

 

 

Girate quindi la vostra compagna e apprezzatene il meraviglioso lato b. Ricominciate a baciare la parte alta delle cosce e, con lentezza esasperante, arrivate alla radice delle sue natiche, là dove si congiungono alle cosce. E qui avete l’imbarazzo della scelta: potete semplicemente accarezzare, leccare, mordicchiare il contorno delle sue forme. Potete stuzzicare con una piuma o un piumino il solco delle sue natiche, o farvi più arditi e, se la fanciulla in questione apprezza, far scivolare la vostra lingua, un dito ben lubrificato o, perché no, addirittura un sex toy, anch’esso ben lubrificato, un po’ più in profondità.

 

 Potreste infine, se la vostra compagna è girata e persa nella spirale del suo piacere, sorprenderla con un improvviso colpo deciso sulle natiche, piazzato con il palmo ben aperto o con un frustino fatto apposta per questo. Anche in questo caso potreste assistere a un brusco risveglio, ma dovreste guadagnare una bella rincorsa.

 

 E adesso potete rigirarla nella posizione prona e dedicarvi, finalmente, al punto nevralgico del suo piacere: il clitoride.
A meno che non siate leggermente sadici, o a tal punto innamorati del suo corpo, da lasciarla supina e proseguire verso

 

 

 

Il torso

Se avete scelto questa opzione, ci sono buone probabilità che la vostra donna a questo punto sia non diciamo frustrata, non diciamo irritata, ma un tantino spazientita, quello sì. Quindi il vostro primo compito è di farla ritornare il più in fretta possibile nell’universo di piacere al quale l’avete bruscamente sottratta: un vigoroso massaggio circolare all’altezza del coccige dovrebbe rimetterla prontamente in moto, e scatenare tutta la sua energia sessuale.

 

 

 Proseguite lungo la sua colonna vertebrale, arrivate alla base del collo e chiedetele di girarsi. Scendete lentamente fino all’incavo tra i seni, una zona forse più eccitante dei capezzoli stessi. No, ovviamente i capezzoli sono una delle aree del piacere per eccellenza, quindi dedicate loro l’attenzione che si meritano: baciateli, leccateli, mordicchiateli, stringeteli delicatamente fra due dita. Se avete optato per il frustino e la vostra donna ha apprezzato significa che è pronta per sensazioni più intense, quindi provate a stringerli con decisione, magari a stuzzicarli un po’ con le listarelle del frustino. E poi fate ruotare le listarelle sul suo ventre, le mille carezze del camoscio le scateneranno una miriade di sensazioni, l’attesa di un eventuale colpo la manterrà con i sensi in ascolto.

 

Un’altra zona estremamente erogena della donna è rappresentata dalle ascelle, potrebbe essere estremamente erotico per lei portarle le braccia oltre la testa, un po’ alla Christian Gray in ‘Cinquanta sfumature di grigio‘ e accarezzarle la parte interna delle braccia, là dove la pelle è più delicata, partendo dai palmi delle mani per arrivare, appunto, alle ascelle.

 

Continuate a scendere verso l’ombelico, girateci attorno, avvicinatevi al pube, girateci attorno e a questo punto decidete come procedere: se l’idea vi attira, se la vostra compagna lo apprezza, la migliore mossa che possiate fare arrivati qua è procedere con il sesso orale, stimolando tutta la zona della vagina con la vostra lingua fino a concentrarvi, finalmente, sul clitoride.

 Vi ricordate tutte quelle rincorse che avete preso? Adesso dovrebbero dare i loro frutti e regalarle un orgasmo memorabile.

 

 Se invece tu o lei, o entrambi, non siete dei fan del cunnilingus (il che, lasciatevelo dire, è un peccato), nessuna paura, la tua compagna dovrebbe essere abbastanza eccitata da apprezzare una stimolazione manuale, o con un vibratore. Puoi quindi procedere con un massaggio circolare lungo la zona delle labbra, per arrivare al clitoride, o infilare una o più dita, o un vibratore, magari stile rabbit, dentro di lei e seguire le sue reazioni, il ritmo del suo respiro, e i suoi movimenti, per capire come muoverti a tua volta. O semplicemente se stare fermo, che a volte funziona altrettanto bene.

 

Se hai seguito tutti i nostri consigli, la tua compagna dovrebbe a questo punto aver raggiunto il massimo del piacere, o essere pronta a raggiungerlo insieme. E non dire che non è stato bello anche per te.

 

 Peraltro, se sei stato così bravo da farle provare il massimo del piacere, questo non significa che il gioco sia finito qui e che lei non sia pronta a ricominciare da capo, magari con te dentro questa volta. La sessualità femminile è indubbiamente complicata ma ha anche i suoi bei vantaggi tra cui l’assenza di periodo refrattario, che si traduce in una relativa facilità (sicuramente più dell’uomo) a raggiungere l’orgasmo multiplo. Che non è poco.

 

 

 La testa

 

 No, non ce ne siamo scordati e niente ti impedisce di partire proprio da qua.
Le donne, si dice, si innamorano con le orecchie. Il che significa, non solo che l’orecchio, come del resto nell’uomo, specialmente nella sua parte posteriore, è una zona particolarmente erogena, ma soprattutto che l’eccitazione femminile è generata da immagini e pensieri che il partner può facilitare suggerendo delle fantasie, raccontando una storia, elencando il programma della serata… semplicemente facendo sentire la sua voce.

 

 Indubbiamente anche per la donna la bocca è una zona altamente erogena, e il bacio rimane il più sexy dei preliminari. Ma molto importante per noi donne è anche l’uso che fate delle vostre mani mentre ci baciate. Perché se un bacio senza mani può essere super eccitante, vedi quello tra Spider Man e Mary Jane, è pure vero che se non siete un supereroe appeso a testa in giù e vi trovate disteso o in piedi insieme a noi, ci piace sentire le vostre mani addosso, vicino al viso, magari sul collo o dietro la nuca. Rende il tutto più passionale e romantico. E noi donne siamo un po’ così, romantiche e passionali.

 

 

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