Siamo sincere, i primi mesi d’innamoramento o quelli di matrimonio sono spesso una vera e propria fiaba Disney: cenette a lume di candela, messaggi romantici sparsi per casa e, sopratutto, una vita sessuale attiva e appagante. Una bellissima favola da sogno che, purtroppo, spesso e non troppo volentieri svanisce nel giro di qualche anno.
A parlare di questo strano fenomeno è stata una ricerca condotta dall’Università del Michigan: prendendo in esame un campione di 10 mila persone e analizzando con attenzione diversi loro momenti di vita quotidiana (la nascita di un figlio, la morte di un parente, la disoccupazione e anche il matrimonio).
Si è così scoperto che le coppie sposate presentano un picco di gioia solo in un primo momento dopo aver messo la fede al dito, per poi stabilizzarsi negli anni successivi. Succede diversamente, invece, per le persone single: loro, infatti, presentano livelli di felicità o di tristezza molto più altalenati rispetto a chi vive una vita di coppia fissa.
Ma l’Università del Michigan non è stata l’unica ad essersi interessata al delicato argomento della felicità nelle relazioni: il Cornell’s College of Human Ecology ha condotto una ricerca esaminando due diversi gruppi, le coppie sposate e quelle che invece convivono. Secondo quanto emerso dai dati, sarebbe proprio le coppie del secondo gruppo quelle felici più a lungo. Ma com’è possibile tutto ciò?
Il Cornell’s Collage lo spiega: le coppie non sposate hanno infatti una maggiore autostima perché la convivenza lascia loro più spazio non solo per una crescita personale ma soprattutto per coltivare alcuni interessi diversi da quelli del partner. Insomma, mettere in catene il proprio partner non serve proprio a nulla se non a rendere la propria relazione un vero inferno.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è anche la durata della storia d’amore che si sta attualmente vivendo e quando essa è nata: se siete una coppia nata da giovane o addirittura durante il primo periodo scolastico (come le medie o il liceo) ci saranno più probabilità che con il passare degli anni il vostro rapporto cambi totalmente, portando addirittura a una possibile rottura.
Certo, non sempre è così, alcune coppie sono davvero indissolubili (e che fortuna!), ma è possibile che, crescendo, si arrivi alla consapevolezza di non essere più compatibili come un tempo. A parlare di queste relazioni nate in età adolescenziale è stata una ricerca pubblicata nel 2010 sul Personality and Social Psychology Bulletin: secondo quanto mostrato nello scritto, interrompere una relazione così profonda potrebbe portare a un problema d’identità o a una vulnerabilità nella propria sfera personale ed emotiva.