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L’arte del Blow Job Pubblicato il Febbraio 23, 2016 - 10:04

Cosa piace di più al genere maschile?
Di sicuro è difficile che gli uomini dicano di no di fronte a del sesso orale ben fatto.
Ma come si fa un blow job con i fiocchi?
Che cosa realmente vorrebbero gli uomini a letto (e magari anche fuori dal letto…)?
Innanzitutto diciamo che se al partner, che deve compiere l’atto, dà fastidio o non ha confidenza con il pene, o è una cosa che lo disturba, è meglio lasciar perdere. Si rischierebbe di fare un lavoro fatto male e senza alcun godimento da parte di entrambi.
Il ‘pompino’ è una vera e propria sana arte. Non si può arrangiare, non ci si può improvvisare, ma si può imparare.
Di sicuro riescono meglio laddove c’è passione, coinvolgimento, voglia, piacere anche da parte di chi li fa.
Chi riesce meglio in questa pratica è di sicuro qualcuno che gode nel vedere il partner godere.
Ancora oggi c’è qualcuno che lo considera come qualcosa di indegno e di umiliante, in realtà se la donna riesce a sentire le vibrazioni del partner può goderlo nel farlo.
Ed è anche vero che lei è inginocchiata o a carponi mentre lo prende in bocca, ma è anche vero che lo tiene per lo scroto (per le palle… e non è male).
Non c’è nulla di denigrante nel dare piacere al proprio uomo, al proprio partner.
Quindi passione e impegno.
Prendere l’iniziativa non è mai male, talvolta un certo dominio fa piacere anche agli uomini.
Sia che il membro sia già in erezione, sia che non lo sia, è giusto partire con movimenti delicati della bocca ma decisi.
Aiutarsi anche con le mani, il cui utilizzo scopriremo poi…
Attenzione ai denti, cercare di coprirli sempre con le labbra superiori, senza far toccare l’asta o il glande.
Non importa quanto grande sia il sesso che avete in bocca, cercate di prenderlo quanto più in profondità vi riesca, se proprio vi ostruisce (fortunati!) la gola allora stabilire con una mano sull’asta la lunghezza che si vuole ‘mangiare’.
Muovere su e giù la testa e giocare di lingua, dalla base dell’asta al glande, concentrandosi sulla punta del piacere.
A questo punto potete anche cominciare a succhiare e a roteare la lingua intorno al membro.
Il ritmo del gioco, a questo punto, lo tenete voi: aumentando o diminuendo l’intensità potete decidere se far venire il vostro partner.
Oppure lui con una mano sulla vostra testa, potrebbe darvi il giusto ritmo da rispettare.
Quando sta per venire, potrete decidere se scostarvi o berlo tutto.
Se c’è confidenza non c’è nulla di male nel prenderlo tutto, se la confidenza non c’è, ci si può tirare indietro e lasciare eiaculare o su altre parti del corpo: il seno, la pancia, o lasciare tutto sul partner.
Molto dipende anche dal sapore dello sperma. Alcuni recenti studi hanno provato che ingoiare lo sperma del proprio partner aiuta a risolvere problemi di insonnia (già solo per questo sarebbe il caso di provare).
Purtroppo capita che talvolta il “succo dell’amore” sia amaro e che abbia un sapore pessimo. In quel caso sarebbe meglio dirlo al diretto interessato in modo che cambi qualcosa nell’alimentazione, per vedere se il sapore possa migliorare. Altrimenti cambiare partner.
In linea di massima già questo basta. Poi ci sono delle tecniche per i più esigenti.
Ci sono anche alcuni uomini che non apprezzano l’andare troppo oltre, e quindi è giusto fermarsi se loro lo chiedono.
Ma altri invece…
Mentre si gioca con la bocca, con la lingua e se siamo spudorate anche con gli occhi senza abbassarli mentre fissiamo il nostro partner in uno scambio di sguardi che renderà una complicità unica, cosa fanno le mani?
Innanzitutto possiamo aiutarci ad andare su e giù sull’asta con movimenti decisi, come una masturbazione più bocca, oppure accarezzare lo scroto sul quale passeremo la lingua (un punto estremamente sensibile è quel triangolino che c’è tra la base del pene e il sacco scrotale appunto, provate a stuzzicarlo con la lingua e capirete quanto lui gode). Inoltre con un dito possiamo scendere più giù e arrivare all’ano.
Dopo aver lubrificato il dito con la saliva o dell’olio, o del lubrificante, infilarlo nel retto e cercare di stimolare la parete interna della prostata.
Alcuni a questo proprio non resistono e in effetti è vero: la zona è ricca di terminazioni nervose e se toccata con la dovuta delicatezza il godimento è assicurato.
Per i più esigenti e disinibiti si può anche decidere di scendere con la lingua e stuzzicare la zona intorno all’ano e giocare con essa tra dentro e fuori. Ovviamente la zona deve essere ben pulita, ma è difficile non provare piacere se si compiono queste tecniche.
Ovviamente se lui non vuole, rispettatelo e non insistete.
Ogni parte del nostro corpo se stimolata bene può provare piacere e può darlo.
Raggiungere la giusta intimità, sintonia, è una cosa bellissima, niente di cui vergognarsi. Dedicarsi al piacere del proprio uomo, provando piacere in prima persona per quello che si provoca, non fa altro che accrescere l’intesa all’interno del rapporto.

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