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L’orgasmo maschile: chimica, meccanica, curiosità Pubblicato il Maggio 11, 2018 - 10:31

Chimica

 

 Comincia tutto con il testosterone, questo ormone delle meraviglie prodotto, assieme allo sperma, dai testicoli. È grazie al testosterone che l’uomo manifesta un desiderio sessuale, che può essere innescato dai più vari fattori: visivi, olfattivi, psicologici, tattili.

 

 Il desiderio sessuale è, ovviamente, la prima causa scatenante dell’orgasmo. Se un uomo presenta livelli troppo bassi di testosterone (per i motivi più vari, che possono essere legati all’età, a patologie fisiche o all’assunzione di medicinali), il meccanismo di eccitazione semplicemente non si mette in moto.

 

 Ma arriviamoci per gradi.

 

 

 

Meccanica

 

Grado zero – Eccitazione

 L’uomo riceve uno stimolo sessuale (che, come dicevamo può essere il più vario, da un’immagine a un odore a una parola… ma davvero gli stimoli sessuali sono infiniti). Questa percezione fa sì che il cervello mandi un segnale attraverso la spina dorsale agli organi sessuali, provocando un’erezione. Il pene diventa eretto quando le arterie richiamano sangue per riempire i corpi cavernosi a una velocità circa 40 volte superiore al normale mentre le vene vengono compresse, il che impedisce al sangue di defluire.  Lo scroto si avvicina al corpo e tutti i muscoli si fanno tesi.

 

 

Grado 1 – Plateau

 È l’attimo prima del momento di non ritorno. La tensione nel corpo aumenta a tal punto che si verificano dei movimenti involontari, soprattutto nella zona pelvica, il cuore dell’uomo inizia a battere più velocemente e un fluido inizia a uscire dall’uretra.

 

 La funzione di questo liquido pre-eiaculatorio è quella di preparare l’uretra al passaggio dello sperma modificandone il pH, in modo da aumentare le possibilità di sopravvivenza del prezioso liquido. Una delle prime fondamentali verità che coloro che praticano il coito interrotto imparano è che sì, il liquido pre-eiaculatorio contiene alcuni spermatozoi e pertanto è in grado di dare avvio a una gravidanza.

 

 

Grado 2 – Orgasmo

 L’orgasmo, questo potrebbe stupirti, avviene in due fasi: emissione e eiaculazione. Durante l’emissione l’uomo raggiunge la cosiddetta ‘inevitabilità eiaculatoria’, il famoso punto di non ritorno. Il seme si deposita in cima all’uretra, pronto per essere espulso.

 

 L’eiaculazione è rappresentata da una serie di contrazioni dei muscoli del pene, del perineo e dell’ano. I nervi che causano queste contrazioni mandano segnali di piacere al cervello dell’uomo e si assicurano così che l’uomo faccia di tutto perché l’esperienza si ripeta. 

 

 

Grado 3 – Risoluzione e periodo refrattario

 Subito dopo l’eiaculazione il pene comincia a perdere la sua erezione: circa metà dell’erezione svanisce immediatamente, mentre il resto negli istanti successivi. I muscoli del corpo si rilassano e l’uomo si sente straordinariamente appagato e sonnolento. Comincia a questo punto il periodo refrattario, durante il quale non può verificarsi un’altra erezione.

 

 La durata del periodo refrattario varia da uomo a uomo ma cambia significativamente con l’età: un ragazzo di 18 anni è pronto in 15 minuti, a un uomo di 70 possono volerci anche 20 ore.

 

 

 

Curiosità

 

Orgasmo ed eiaculazione (no, non sono la stessa cosa)

 

 Anche se quello che tendiamo a pensare è che la prova infallibile che l’uomo abbia raggiunto l’orgasmo sia l’eiaculazione, in realtà non è così. Ci può essere orgasmo anche senza eiaculazione ed eiaculazione senza orgasmo.

 

L’orgasmo senza eiaculazione (esiste)

 

 Si tratta generalmente di una conquista dell’uomo che, esercitando i muscoli pubococcigei, riesce a riconoscere con precisione l’attimo di non ritorno, il momento dell’inevitabilità eiaculatoria e a fermarsi lì, provando quindi gli spasmi piacevolissimi dell’orgasmo senza spargere il prezioso seme. Ci sono dottrine che ritengono che lo sperma sia un fluido vitale e che pertanto vada sprecato il meno possibile: gli uomini che credono in queste teorie, hanno messo a punto queste tecniche proprio per evitare di versare invano il proprio seme.

 

 La capacità di provare l’orgasmo senza eiaculazione va di pari pari con quella di provare gli orgasmi multipli.

 

 Gli orgasmi multipli (no, non sono appannaggio delle sole donne)

 

 Va da sé che nulla impedisce all’uomo che ha provato un orgasmo ma non ha eiaculato (e quindi non deve passare attraverso il periodo refrattario) di provare un altro orgasmo. Proprio così.

 

 L’eiaculazione senza orgasmo (esiste anche questa)

 

 Decisamente meno divertente dell’orgasmo senza eiaculazione, si verifica in uomini che presentano problemi di natura fisica ma, soprattutto, psicologica. Si manifesta come un’eiaculazione a tutti gli effetti, che però non è accompagnata dalle contrazioni e dalle sensazioni piacevoli dell’orgasmo.

 

 Eiaculazione retrograda

 

 Diversamente dall’orgasmo senza eiaculazione, ma apparentemente simile, l’eiaculazione retrograda si manifesta quando il liquido eiaculatorio invece di essere espulso dal corpo, viene rimandato indietro. È causata dall’uso di determinati medicinali o da problemi fisici.

 

 Periodo refrattario? Sì, ma anche no.

 

 Una delle cose che gli uomini ci invidiano di più: il fatto che, anche dopo aver provato un orgasmo, una donna è subito pronta a fare il bis. L’uomo invece deve aspettare: alcuni minuti, nei casi più fortunati e negli esemplari più giovani, uno svariato numero di ore con l’avanzare dell’età. Esistono poi rari casi in cui l’uomo non ‘soffre’ di periodo refrattario, ma a quanto pare si tratta di una disfunzione.

 

Il confronto con le donne

 

 La durata media dell’orgasmo maschile è di 5-7 secondi, mentre quello femminile può durare fino a 20. Gli uomini sono compensati dal fatto che raggiungono l’orgasmo quasi in ogni rapporto (nel 95% dei casi), mentre le donne… ah per le donne la situazione è ben diversa (69%)!

 

Alcune parti di questo articolo sono tratte da ‘Understanding the male climax’.

 


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