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4 cose che non sai sull'imene (compresi i miti da sfatare) Pubblicato il Settembre 18, 2017 - 11:04

 

 Tutte pensano di sapere cosa sia l’imene e come funzioni, ma non sempre è così.

 

 Molte delle informazioni che abbiamo sono inquinate dal pensiero comune, forse un po’ maschilista e arretrato, che legava il concetto di imene a quello del primo rapporto sessuale.

 

 Basti pensare che anche in Italia, fino a qualche decennio fa, nei centri più piccoli e isolati, si usava stendere alla finestra il lenzuolo della prima notte di nozze, purché fosse macchiato di sangue, a testimonianza dell’avvenuto primo coito e della verginità prenuziale della sposina.

 

 Quei tempi sono ormai (fortunatamente) alle spalle, ma non i luoghi comuni che ci portiamo dietro.

 

 Testimonianza sono anche le domande delle lettrici nelle riviste adolescenziali di qualche tempo fa o alcune pagine o gruppi social che raccolgono esclusivamente utenti donne: c’è chi si chiede se si può usare l’assorbente interno o si rischia di perdere la verginità, chi invece teme a usarlo dopo il primo rapporto perché si potrebbe «disperdere nell’organismo»?

 

 Con c’è quindi di vero e cosa dovremmo sapere sull’imene?

 

 

 

Imene, etimologia e significato

 

 

Imene Fonte: Instagram @ thisisavagina

 

 

 Il termine imene deriva dal latino «hymen», che significava «pelle, membrana». Da «hymen» derivano Imeneo – che è un personaggio mitologico senza una tradizione univoca, e quindi un dio o un semidio votato alle nozze – ma anche imeneo, con la lettera minuscola, che è un componimento poetico nuziale – molto famoso è quello d’occasione scritto da Catullo, romantico e spassoso.

 

 L’imene è appunto una membrana che – lo diciamo per semplificare – si trova all’ingresso della vagina. La membrana in questione è elastica, ma non in tutte le donne possiede la stessa elasticità. Approfondiamo questo concetto.

 

 

 

 

Imene, le differenze tra donna e donna

 

 Intanto, bisogna dire che questa membrana possiede una piccolissima apertura, per favorire le fuoriuscite mestruali. Ma non tutte le donne hanno quest’apertura – la sua assenza causa ovviamente problemi, che però possono essere risolti con una piccola operazione di routine, basta consultare il proprio medico e il ginecologo – né tutte le donne hanno un imene integro prima di avere rapporti sessuali.

 

 Tra l’altro, sono state codificate ben 8 tipologie di imene, in base a forma, apertura e così via.

 

 Come accennavamo prima, in passato, si riteneva che l’imene si potesse rompere solo con un rapporto sessuale, ma in quelle donne che hanno un imene un po’ più debole, la rottura può capitare con lo sport – in particolare atletica o equitazione, ma anche con la masturbazione.

 

 Un’altra differenza, dicevamo, è nell’elasticità: per alcune donne l’imene non si rompe completamente al primo rapporto sessuale, ma per chi presenta una membrana più resistente parliamo di primi rapporti sessuali, al plurale.

 

 

 

Imene, la rottura non fa male

 

 

Imene Fonte: Instagram @ thisisavagina

 

 

 Questo è uno dei luoghi comuni più dannosi per la donna, ossia che la rottura dell’imene, nel corso del primo rapporto sessuale, sia particolarmente dolorosa.

 

 Quando siamo giovani non è che i rapporti sessuali siano sempre esaltanti, soprattutto per via dell’inesperienza propria e del partner: aggiungerci l’ansia del dolore non giova a nessuno, anzi può causare un vaginismo primario, che consiste nella contrazione dei muscoli della vagina, in occasione della penetrazione.

 

 Un piccolo dolore ci può in effetti essere, ma non c’entra necessariamente con la membrana: anche il nostro apparato sessuale è dotato di muscoli che, se siamo vergini, non abbiamo mai ancora usato appieno, con tutta probabilità.

 

 Ma diciamo che questo tipo di dolore è un po’ come il dolore dopo la prima volta che andiamo a correre, niente di cui aver paura quindi. Anzi, in alcuni casi non ci sono nemmeno perdite ematiche.

 

 

 

 

Imene, non è un valore aggiunto

 

 

 Chi guarda “The Big Bang Theory” conosce bene gli insegnamenti della madre bigotta di Amy Farrah Fawler: «Chi ha bisogno di amici quando si hanno autostima e imene?».

 

 Troppo spesso, purtroppo, esiste ancora un retroterra maschilista che riconosce nell’imene un valore. Ma verginità non equivale a castità e neppure a consapevolezza.

 

 Gli insegnamenti che dovremmo dare alle nostre figlie adolescenti dovrebbero vertere soprattutto su quest’ultima: il sesso va bene e fa bene, ma, per farlo, bisogna innanzi tutto possedere una consapevolezza sentimentale e una relativa al rischio di malattie sessualmente trasmissibilie gravidanze indesiderate.

 

 Questi sono valori, non una membrana che si può rompere perfino esercitandosi alle parallele asimmetriche.

 

 

 


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