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Il porno uccide la tua sessualita': ecco perche'! Pubblicato il Ottobre 31, 2019 - 10:12

 

 Chi preferisce il sesso teorico della pornografia a quello reale, corre il rischio di finire in una trappola complicata. Consumare pornografia porta ad avere difficoltà nel sesso vero: lo spiega uno studio appena presentato al meeting annuale della American Urological Association, a Boston.
 

 

  Nel lavorare all'indagine, i ricercatori hanno esaminato 312 uomini, di età compresa tra 20 e 40 anni, che sono stati in una clinica di urologia di San Diego per il trattamento della disfunzione erettile. Quello che è emerso è che il 26% ha dichiarato di aver visto la pornografia meno di una volta alla settimana, il 25% una o due volte alla settimana, il 21% da tre a cinque volte a settimana, il 5% da 6 a 10 dieci volte, il 4% oltre 11 volte a settimana.

 

 Di tutti i partecipanti, il 72% utilizzava prevalentemente il computer o lo smartphone (62%) come strumento per la visualizzazione di video. Anche le donne sono risultate fare uso di materiale pornografico: una più ridotta indagine ha rivelato che circa il 40 per cento delle donne guardare video hard.

 

 

 

Fonte: Web

 

 

  Secondo gli studi scientifici, la pornografia è uno stimolo “sopranormale”, cioè attiva il normale meccanismo di ricompensa nel nostro cervello e lo fa a un livello così alto che noi lo percepiamo come piacevole anche più dei comuni stimoli sessuali. Il problema può sorgere col tempo, quando i nostri cervelli perdono contatto con la realtà e sviluppano la necessità di avere stimoli sempre più nuovi per raggiungere lo stesso livello di eccitazione.

 

 Inizia così la spirale verso un tipo di pornografia più estremo e più spinto. In alcuni casi si può sviluppare una vera e propria dipendenza psicologica dalla pornografia che può interferire con la nostra vita sociale e sessuale. E ciò può avere serie conseguenze anche nelle relazioni.

 

 Il blogger americano Mark Manson, autore del recente libro “La sottile arte di fare quello che c***o ti pare”, ha condiviso quella che ha definito “dieta per la masturbazione”: una dieta che comprende l’eliminazione della pornografia limitando la masturbazione a una o due volte la settimana (specificando che durante la masturbazione non si deve fantasticare su scene pornografiche ma su ragazze in carne ed ossa conosciute). L'obiettivo della dieta è anche quello di motivare ragazzi che hanno difficoltà ad approcciare le donne, ad affrontare le loro ansie e paure.

 

 

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