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L’escort si fa pagare con la spesa a casa Pubblicato il Aprile 30, 2020 - 13:20

 

 VIAREGGIO. Bastano due squilli: «Ciao amore». Dall’altro capo della cornetta una escort, anche lei in quarantena, come il presunto cliente che la chiama. «Vieni pure quando vuoi nel pomeriggio - dice con la voce suadente - Ti aspetto».

 

 Adesso che le strade sono completamente vuote è difficile continuare a lavorare sul marciapiede: polizia, carabinieri e guardia di finanza pattugliano il territorio per scovare i furbetti delle ordinanze. Ma sul web, dove la libertà non è stata limitata, continuano a pullulare annunci delle signorine che vendono l’amore.

 

 Anche il mercato del sesso è in affanno, i prezzi fanno l’altalena: chi è più disperata li alza per racimolare quanto più possibile, chi offriva servizio d’alto bordo è costretta a calare le tariffe. E gli incontri si consumano nella completa clandestinità. Ancora più di prima. Ai tempi del Coronavirus anche la spesa è diventata una merce di scambio.

 

 Anna è una donna transessuale che “batte” sull’Aurelia a Migliarino. Da quando è costretta a stare nella sua casa della Darsena di Viareggio non ha entrate, se non qualche risparmio che serviva per dei ritocchini. Sul suo profilo, in un sito dedicato, scrive di essere “nuovissima” e di avere “tanti giocattoli”. «Tesoro, con cinquanta euro faccio tutto quello che vuoi», dice al telefono. Ma gli viene risposto che già andando da lei l’avventore si espone molto e andare anche al bancomat desterebbe troppo sospetto. «Allora facciamo che mi fai la spesa e basta quello. Ti aspetto alle tre».

 

 Lucrezia è una escort: dal suo profilo fa capire che tra le prestazioni offerte non c’è solo il sesso mordi e fuggi ma anche l’accompagnamento alle feste, i massaggi e molto altro. Come una fidanzata a noleggio. Per lei le cose sono più difficili perché non ha più clienti: «Abito a Firenze e nel fine settimana venivo a lavorare in Versilia, soprattutto a Viareggio e Forte dei Marmi - racconta al telefono - adesso sono bloccata qui. Ma se riesci a spostarti con qualche scusa, posso ospitarti a casa mia. Di solito chiedo 1.300 euro per una notte intera ma, viste le restrizioni, possiamo fare 200 euro».

 

 Una cifra ragguardevole, considerando il rischio di viaggiare da Viareggio al capoluogo ed essere fermato lungo il tragitto: «Mi dispiace, amore, ma meno di così non posso proprio. Sai, ho uno stile di vita da mantenere».

 

 Tra gli annunci c’è anche Consuelo, “spregiudicata”. Per lei non è un problema ospitare anche subito: «Trenta euro tutto compreso. Sono donna completa. Vieni subito». Ma subito è un po’ troppo presto: «Posso venire dopo aver fatto la spesa», le dice il cliente. «Allora ti mando un messaggio con l’indirizzo. Vieni quando puoi. Stai attento».

 

 

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