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Torna la pena di morte dopo il Covid: in Texas ucciso Billy Wardlow Pubblicato il Luglio 09, 2020 - 09:34

 

 Ritorna la pena di morte negli Stati Uniti dopo la pandemia da Coronavirus. 

 

 Billy Wardlow, 45 anni, è stato ucciso con un’iniezione letale nel carcere di Huntsville, in Texas. L’uomo era stato condannato nel 1993 per un omicidio. Insieme alla sua fidanzata dell’epoca aveva rubato il camioncino di un anziano signore di 82 anni e, quando questo aveva tentato di resistere, Wardlow gli aveva sparato in faccia.

 

 Più volte, nel corso delle varie udienze, Billy Wardlow ha cercato di spiegare che quando è avvenuto il delitto era solo un ragazzo, incapace quindi di realizzare la gravità della sua condotta, e che la pistola che impugnava doveva servire solo a spaventare l’anziano.

 

 Ma a nulla è valsa la sua redenzione: per i giurati la pena di morte è stata più che giustificata.

 

 

 

 Pena di morte per Billy Wardlow

 

 Dal 2005, la Corte Suprema ha ritenuto incostituzionali le condanne a morte per i minorenni al momento del crimine a causa della loro vulnerabilità, relativa mancanza di controllo e non piena maturazione. Alcuni tribunali statali e federali hanno messo in dubbio negli ultimi anni se i minorenni possano essere giustiziati con la pena di morte proprio perché non ancora pienamente consapevoli.



 Un’arringa difensiva risultata però inutile. Billy Wardlow è stato giustiziato con la pena di morte nella giornata di mercoledì 8 luglio. Per lui un’iniezione letale. E intanto alcuni movimenti contrari a questa forma di giustizia auspicano che il nuovo Presidente degli Usa – con le elezioni in programma a novembre 2020 – possa far qualcosa in tal senso.

 

 

 

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